Il progetto

Questo sito web presenta i risultatati del progetto di ricerca scientifica Città tra mare e laguna: da Santa Gilla a Cagliari. Aspetti archeologici, geologici, storici, insediativi e sociali, finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna nell’ambito della Legge Regionale 7 agosto 2007, n. 7: “Promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in Sardegna: progetti di ricerca di base”. L’intervento è stato finanziato dal Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020. Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna - Area Tematica 3 - Linea d’ Azione 3.1 Interventi di sostegno alla ricerca.

Il Progetto è stato presentato dal CNR-ISEM (PI Marcello Verga), congiuntamente all’Università di Cagliari, responsabile dell’Unità di Ricerca n. 1 (coord. Rossana Martorelli). L'équipe di ricerca mette insieme, studiosi del CNR e delle Università di Cagliari e di Sassari con diverse competenze ed esperienze in campo internazionale: archeologi, storici medievisti e modernisti, storici dell'arte, geografi, geologi, architetti.

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Stagno

Il team, riflettendo il carattere interdisciplinare della ricerca, ha compreso – oltre ai rispettivi PI – per l’Unità 1: Alessandra Cioppi, Andrea Pala, Giovanni Serreli, Olivetta Schena; per l’Unità del CNR Maria Grazia Rosaria Mele, Giuseppe Mele, Maria Giuseppina Meloni, Sebastiana Nocco, Ester Martí Sentañes, Luciano Gallinari e Silvia Serreli. Stefano Columbu, invece, ha operato in maniera trasversale in entrambe le Unità per tracciare le linee dei mutamenti geo-litologici che accomunano tutto il territorio preso in esame.

Parte integrante del progetto sono stati nell’Unità 1 Laura Soro, che ha beneficiato di un assegno per la ricerca archeologica. Inoltre, Sara Tacconi e Giovanna Benedetta Puggioni, che hanno beneficiato di un contratto di collaborazione, si sono occupate dell’inserimento dei dati nel sito web e nel database, creato da Alessandro Capra. Hanno collaborato infine alla ricerca, per il censimento bibliografico, Silvia Arba, Maria Francesca Piu e Sara Tacconi.

Nell’innovativo progetto di ricerca, sia dal punto di vista contenutistico che da quello metodologico, i ricercatori si sono concentrati nello studio della città più importante della Sardegna, Cagliari, una realtà urbana complessa, che visse diverse fasi evolutive e spostamenti di sede nel tempo lungo della storia.

La Cagliari attuale, infatti, si presenta come una città pluristratificata, i cui confini sono cambiati nel corso dei secoli e sono caratterizzati da accumuli di terra, distruzioni e ricostruzioni. Solo nel pieno Trecento sarà possibile individuare le caratteristiche urbane pisane, poi definite meglio ed ampliate nei secoli successivi.

Proprio la complessità del caso ha reso necessario uno studio sulle differenti sedi della città di Cagliari per chiarire in che modo fu occupata l’area allo sbocco meridionale della Piana del Campidano, circondata da saline e peschiere, da campi coltivati a cereali.

Le ricerche finanziate dal progetto hanno preso in esame due aree particolarmente significative nella storia della città di Cagliari, accomunate da uno stretto rapporto con la laguna e il mare.

La prima unità di ricerca si è concentrata sull'area in cui sorgeva l'antica capitale del giudicato di Càlari, la città medievale di Santa Igia, altra sede cagliaritana dopo la città romana di Karalis. La catalogazione, lo studio delle fonti, dei materiali e della realtà urbana ai margini dello stagno di Santa Gilla sono stati alla base degli studi della UR1.

Poco prima della distruzione di Santa Igia, l’area della Karalis romana fu abitata nuovamente dai Pisani che fondarono Castel di Castro di Calari. Essa divenne la città principale dei territori conquistati da Pisa e poi dai Catalano-aragonesi.

Su quest’ultima e definitiva sede si soffermano le ricerche dei componenti dell’altra unità di ricerca, che si sono interessati alla città di Castell de Càller tra Medioevo ed Età moderna.

Partendo dagli studi sulla città medioevale, tali lavori focalizzano l’attenzione sul quartiere portuale della Lapola o Marina, porta della città e spazio vitale e dinamico, da sempre meta di immigrazione, multietnico e multiculturale.

In particolare, si sono presi in esame i secoli XVI e XVII in quanto rappresentano le fasi evolutive del tessuto urbano e della crescita della stessa città nell’ambito di un processo di catalanizzazione già avviato negli ultimi decenni del Medioevo. Lo studio del quartiere ha consentito di mostrare che modo la città si relazionasse con il resto del regno di Sardegna e con le altre città del Mediterraneo.